#PopReview: Demi Lovato - Confident. Recensione Album


Cosa c'è di male nell'essere sicuri di sé? Con queste parole si apre il quinto disco di Demi Lovato, Confident. E questa sicurezza appare subito al primo ascolto del disco sotto forma di voce, tanta voce, fin troppa voce! Che Demi Lovato fosse dotata di un ottimo strumento vocale lo sapevamo da tempo, ma soltanto adesso lancia un disco che mette finalmente in risalto le sue doti naturali di cantante.
Confident ci mostra un nuovo lato della Lovato, lei stessa ha dichiarato di essersi ispirata ad un capolavoro come Stripped di Christina Aguilera, per riuscire a creare un disco che sveli la sua vera anima? Ci è riuscita? Beh, iniziamo a dire che il paragone con Xtina è forse qualcosa a cui tutti aspirano, ma per quanto si sia sforzata Demi, rimane ancora una spanna sotto a Stripped.

L'album si presenta con molte sfaccettature e ben si presenta all'ascolto, scorrendo con facilità e piacevolezza, grazie soprattutto alla resa vocale di Demi. Parte con due brani uptempo e commerciali come Confident e Cool For The Summer ( entrambi scelti come singoli ), ma che poco rappresentano l'anima di questo progetto. Prosegue strizzando l'occhio al mondo Urban ma mantenendo una sorta di produzione di base dai sapori EDM ed elettronici, con Old Ways e Kingdome Come, quest'ultima in collaborazione con l'amica Iggy Azalea, che porta il suo stile in una sorta di Black Widow 2.0.
Come al solito quello che riesce meglio alla Lovato sono i pezzi lenti, e mai come adesso la cantante ha messo tutta se stessa nella stesura di pezzi come Stone Cold o la toccante Father, che neanche a dirlo sono due dei brani più riusciti dell'intero progetto. Qua l'interpretazione vola a livelli molto alti, ma l'apice del disco lo raggiunge con la maestosa Lionheart, che unisce le anime romantiche ed energiche dell'album.



Il risultato finale è un disco che convince in totale, anche se i brani in sé non presentano nessun tocco di particolare originalità; funziona più nel suo insieme che nelle sue parti.  Le produzioni sono affidate ai soliti nomi mentre molte canzoni potranno ricordare alcune colleghe come Sia e Kelly Clarkson, la musa ispiratrice di Demi non a caso. Ci chiediamo quindi come possa essere gestito un album del genere? La scelta dei singoli non ha reso giustizia a quello che poi è stato il risultato finale. Se Cool For The Summer era perfetta per mostrare il cambio di immagine, che va a braccetto con il messaggio del disco, la title track invece ha miseramente fallito la scalata alle charts, e questo non ci stupisce. I brani che convincono maggiormente non sono quelli più scontati, e forse la casa discografica non avrà il coraggio di estrarli come singoli.
Nel complesso però questo disco funziona, e sarà un pezzo importante nella discografia di Demi anche negli anni a seguire, questo perché quando una cantante con qualcosa da dire si ritrova anche una voce del genere, il risultato non delude.


Tracklist e Voti

01. Confident - 6
02. Cool For The Summer - 7
03. Old Ways - 7.5
04. For You - 7
05. Stone Cold - 8.5
06. Kingdom Come (feat Iggy Azalea) - 7
07. Waitin for You - 6.5
08. Wildfire - 6.5
09. Lionheart - 9
10. Yes  - 7
11. Father - 8.5

Deluxe Edition

12. Stars - 6
13. Mr Hughes - 7

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